Bereche et fils: osservazione ed empirismo – Prima Parte
- Posted on 3 Settembre 2013
- in champagne, degustazioni, viaggi, vino, visite in cantina
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Le Craon de Ludes, 15 maggio 2013
Incontrare gli amici fa sempre piacere ma se uno di questi si chiama Raphaël ed è un grande produttore di Champagne il piacere è doppio. È un dato di fatto abbastanza strano ma con gli amici Champenois ci si incontra sempre alternativamente una volta in Francia e una in Italia. Siamo tornati a Le Craon de Ludes e nonostante la grande mole di lavoro di quei giorni siamo stati ricevuti dalla famiglia Bérêche e abbiamo avuto il privilegio di assistere alla mise en bouteille dei vini che diventeranno i fantastici Champagne che conosciamo.
La storia della Maison risale al 1847 quando Léon e Albert Bérêche iniziarono a produrre degli Champagne dalla piccola proprietà di 2,5 ettari di Ludes; oggi i vigneti di
proprietà sono saliti a 9,5 ettari suddivisi in 21 differenti parcelle situate nei villaggi della Montagne de Reims: Ludes, Chigny les Roses, Trépail, Ormes e della Vallée de la Marne: Mareuil le Port e Festigny, con un’età media delle vigne di 38 anni.
Dalla terra al frutto della vigna: “osservazione ed empirismo, la cura della vigna tramandatadi padre in figlio”. La filosofia aziendale è quella di seguire la coltivazione ragionata senza utilizzare diserbanti per favorire l’inerbimento spontaneo e la lavorazione meccanica, i pesticidi sistemici sono usati solo in emergenza e con estrema parsimonia nel massimo rispetto dei vigneti e dei terreni. Tutti i prodotti e le preparazioni utilizzate sono di origine biologica o biodinamica tanto che 4 ettari di vigneti sono già convertiti al biologico e presto lo saranno anche tutti gli altri.
Dal frutto della vigna al vino: “valorizzare gli aspetti climatici dove il vino viene prodotto”.
Come per la vigna anche l’elaborazione dei vini viene fatta con metodi semplici e naturali, la data della vendemmia viene decisa da Raphaël, Vincent et Jean-Pierre dopo un attento monitoraggio della maturazione delle uve. I giorni della raccolta sono un periodo di intensa attività vissuti in un clima conviviale e festoso dove una quarantina di persone condividono per una decina di giorni dei momenti veramente unici.
Dopo la pressatura la fermentazione inizia lentamente in modo spontaneo e si protrae fino a dicembre con un leggero bâtonnage per non “inquinare” le caratteristiche del terroir, questo processo naturale riesce a produrre dei mosti perfettamente equilibrati. Per tradizione familiare la fermentazione malolattica non viene effettuataa causa delle basse temperature dicantina. Solo i vini destinati alla produzione del Brut Réserve e dell’Extra Brut Réserve vengono filtrati. Maggio è un mese “cruciale” per l’elaborazione degli Champagne Bérêche infatti viene fatto l’assemblage tra i vini che sostano nelle botti e quelli che restano nelle vasche sulle fecce fini. Dopo la mise en bouteille i vini rimangono in cantina da 2 a 6 anni, le bottiglie vengono disposte sur lattescon i tappi di sughero prima di essere “degorgiate” e “dosate” (in maniera minima) per mantenere inalterate le caratteristiche del vino e del terroir.
Vi riporto in francese (rende meglio) quello che è lo spirito della Maison Bérêche:
« Pure expression de notre style de vinification sur le domaine familial. Chaque étape du vin est perceptible en bouche, pour une meilleure mise en valeur de nos raisins de Champagne. On ne cache rien avec ce vin, on tente simplement de vous toucher avec l’origine d’une terre. »
Continua…
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