Quante volte siamo passati a Jouy-lès-Reims davanti alla cantina Aubry e quante volte ci siamo domandati: “il prossimo viaggio dobbiamo assolutamente visitare questa cantina!”.
Finalmente la scorsa estate Isabelle e Philippe Aubry, approfittando di uno stage a Siena della loro figlia Agathe, hanno soggiornato nel nostro hotel. In quei pochi giorni di agosto abbiamo incominciato a conoscerci e chiacchierando abbiamo scoperto di avere amici in comune, soprattutto uno che purtroppo non è più con noi.
La famiglia Aubry è semplicemente fantastica, siamo stati accolti come se fossimo amici di lunga data e ci hanno fatto sentire davvero a casa; ci hanno aperto le porte della cantina (e anche diverse bottiglie importanti…) e Philippe è stato davvero paziente a dedicarci tutto il pomeriggio per una lezione molto tecnica sulla vinificazione champenoise e per rispondere a tutte le nostre domande.
Speriamo che anche quest’anno ad agosto possano tornare a trovarci!
La famiglia Aubry produce Champagne a Jouy-lès-Reims, nel cuore della Petite Montagne de Reims,dal 1790; Pierre e Philippe Aubry a partire dagli anni ’70 hanno deciso di intraprendere il progetto di far rinascere gli antichi vitigni abbandonati precedentemente coltivati nella regione. I due fratelli, uno enologo e l’altro biologo, al termine degli studi iniziano a lavorare con il padre dal quale imparano il rispetto per la tradizione e sviluppano la loro originalità e creatività.
I vigneti di proprietà sono distribuiti su 15 ettari nella Montagne de Reims suddivisi in più di 60 parcelle che vengono gestite separatamente per produrre dei vini con uno stile unico, tipico della Maison. Anche la pressatura e la vinificazione vengono effettuate separatamente, per vitigno e per parcella, dopodiché viene utilizzato solo il “coeur de cuvée” che viene affinato in legno prima dell’assemblage.
Il progetto di Pierre e di Philippe inizia nel 1986 quando decidono di creare una cuvée speciale in occasione del bicentenario della Maison del 1991 e l’idea di riprodurre uno Champagne che incarnasse lo spirito del XVIII secolo e, quindi, di utilizzare i vitigni coltivati all’epoca: Arbanne, Petit Meslier, eFromenteau.
L’anno del bicentenario arriva troppo presto per le giovani piante e la Cuvée Anniversaire deve essere completata con l’utilizzo dei vitigni tradizionali per poter esprimere lo spirito del Siècle des Lumières.
Le date più importanti per questa importante scelta aziendale sono:
1989-1990: primi impianti dei vitigni dimenticati;
1993: primo raccolto vanificabiledi Arbanne e Petit Meslier;
1994: primo raccolto di Fromenteau e d’Enfumé che con Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier finalmente porta a termine il progetto: la Cuvée “Nombre d’Or”; uno Champagne veramente unico in cui i 7 vitigni si uniscono e si fondono per dare vita ad un vino che esprime un’autentica espressione della loro diversità.