Doyard, il “Libertino”
- Posted on 3 Luglio 2013
- in champagne, degustazioni, viaggi, vino, visite in cantina
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Martedì, 14 maggio 2013 – Doyard
Lo Champagne Doyard lo abbiamo scoperto alcuni anni fa grazie alla segnalazione del nostro caro amico Pascal; quest’anno abbiamo conosciuto Charles Doyard, il figlio di Yannick, che ha iniziato ad occuparsi dell’azienda e dei 10 ettari di vigneti situati nella Côte des Blancs. La famiglia Doyard vanta diverse generazioni di vignerons ed è molto conosciuta in Champagne, il nonno Maurice infatti è stato uno dei fondatori del CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne).
Tutti i vigneti di Chardonnay sono distribuiti tra i villaggi di Vertus, Le Mesnil-sur-Oger, Cramant e Avize, mentre quelli di Pinot Noir sono a Vertus e Aÿ. Il « Clos de l’Abbaye » è un vigneto del 1956 di circa mezzo ettaro di Chardonnay cintato da mura che Yannick ha riacquistato nel 2006, dopo che la proprietà, che apparteneva a suo nonno, fu venduta dalla zia a Paul François Vranken nel 1977.
La produzione è limitata sia per la dimensione del vigneto che per l’utilizzo del solo primo succo della pressatura; non ha la certificazione di biologico ma i trattamenti sono limitati a rame e zolfo e le lavorazioni vengono svolte con l’ausilio di un cavallo. L’età media delle vigne è di 42 anni e la prima vendemmia, il 2008, ha prodotto circa 1250 bottiglie; questo vino viene fermentato in legno e la malolattica non viene svolta, invecchia almeno 3 anni in cantina e ha un dosaggio di 7 g/l.
Qui il terroir apporta note più grasse che minerali, per questo Yannick ha deciso che il Clos uscirà sempre in versione millesimato per esaltarne ogni anno le qualità e sarà l’unica cuvée della Maison ad essere vinificata per singola parcella.
Il “Clos de l’Abbaye” è decisamente uno Champagne gourmet che esprime tutte le caratteristiche proprie del vitigno con un incredibile potenziale di invecchiamento.
Lo stile della Maison ed il lavoro di Yannick seguono lo spirito e la filosofia del XVIII secolo ma attraverso le tecniche moderne viene ricercata soprattutto la qualità con delle rese decisamente basse, la superficie vitata potrebbe rendere il doppio rispetto alla produzione attuale e solamente il 75% della cuvée viene vinificata, il resto viene venduto ai negozianti.
La vinificazione viene fatta parzialmente in botti vecchie (5/15 anni) dopo un débourbage di 24 ore e il bâtonnage viene eseguito, se necessario, facendo ruotare le botti per rimettere i lieviti in sospensione.
Tutti i vini rimangono in cantina “sur lattes” almeno quattro anni e la malolattica viene eseguita o meno in funzione delle caratteristiche dell’annata e i vins de réserve sono conservati in vasche d’acciaio.
– Cuvée Vendémiaire Brut (100% Chardonnay) assemblaggio di 2005+2006 e 50% di 2007.
Il 40% della cuvée viene vinificata in barriques e la fermentazione malolattica viene svolta per il 30%, è stata messa in bottiglia a maggio 2008 e dopo 4 anni il dosaggio è di 7g/l. Il perlage è fine ed elegante, all’olfatto sviluppa aromi di albicocca e fiori bianchi, in bocca è persistente, sapido con note di uva passa, albicocca e miele con una delicata freschezza sul finale.
– Blanc de Blancs Millésime 2007 (100% Chardonnay)
Le uve provengono dai villaggi Grand Cru di: Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Avize, Cramant, l’età media dei vigneti è di 40-50 anni; il 100% della cuvée viene vinificata in barriques di almeno 5 anni e la fermentazione malolattica non viene svolta. Il dosaggio è di 5 g/l e il dégorgement è stato effettuato il 15 marzo 2013. Anche se non è del tutto pronto, il dosaggio infatti non è ancora perfettamente fuso con il vino, si presenta già bene con buona freschezza e persistenza aromatica; il colore oro chiaro con leggeri riflessi verdolini, una spuma fine e cremosa, con profumi di agrumi, acacia e biancospino, al palato è elegante con note di agrumi e nocciola, con leggera sensazione di burro e brioche. Per fortuna avrò modo di apprezzarlo al meglio fra qualche mese, visto che ho comprato 6 bottiglie, dovrò solo cercare di non berle troppo velocemente e conservarne qualcuna per i prossimi anni!
L’aspetto è decisamente invitante: colore oro e perlage fine ed elegante; sentori di spezie, agrumi e frutti bianchi con una leggera e piacevole sfumatura di torrefazione; in bocca ha un buon equilibrio tra acidità, note di leggera ossidazione e la grande persistenza, in bocca esprime note di confettura di agrumi e albicocca, miele, spezie e pane tostato con un finale leggermente balsamico. Un grande Champagne, complesso, di piena maturità, decisamente da tutto pasto.
A.D.
Abbiamo lasciato la Maison Doyard con la promessa di ritornare prestissimo… infatti dopo soli due giorni abbiamo deciso di passare la notte in una delle bellissime camere della struttura. Oltre ad essere produttori di Champagne hanno aperto anche un elegantissimo “Chambre d’ hôtes” situato all’interno della Maison: “il Clos Margot“
Le 5 camere sofisticate e dotate di ogni comodità sono molto confortevoli, ma per osare una vacanza un po’ fuori dagli schemi prenotate la “Libertine” dove i drappi porpora e la vasca da bagno bianco gesso in camera vi daranno qualche idea in più su come rilassarvi.
S.F.
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