Bugie, cenci e chiacchiere ovvero le frappe


Castelnuovo Berardenga, 23 febbraio 2009 – Cenci
impastoSembra che secondo Wikipedia il termine esatto sia frappe ma consultandola a questa voce troviamo tantissimi modi per chiamare quei dolci biscotti carnevaleschi che troviamo un po’ ovunque in questo periodo.
L’idea mi è stata data da Luciano Pignataro che nel suo sito propone tre modalità di preparazione delle bugie e così in un attimo… cotte e mangiate.

E’ bello, in questi momenti di calma, provare ricette nuove e fare qualcosa esclusivamente per noi, e così se volete provare la ricetta che ho fatto io ecco foto e ingredienti che copio da Luciano (a dir la verità ho sostituito il Marsala con del vino bianco secco e spero che mi perdoni per la variante).

Mi piacerebbe avere notizie sull’origine del nome che prendono di regione in regione, chissà se qualcuno saprà aiutarmi.
Ingredientipreparazione

500 g di farina
100 g di zucchero
50 g di burro

3 uova
2 cucchiai di Marsala
1 limone
vanillina
zucchero a velo
olio di semi per la frittura

Versate sulla spianatoia la farina, lo zucchero semolato, una bustina di vanillina e la scorza grattugiata del limone. Unite gli ingredienti a fontana e aggiungete al centro tre uova intere, il burro leggermente ammorbidito e il Marsala. Impastate il tutto, aggiungendo se necessario ancora un po’ di liquore, e tirate l’impasto in una sfoglia sottile. Ritagliate con una rotellina delle strisce di circa 20 cm di lunghezza che andranno successivamente fritte in olio ben caldo per 2-3 minuti. Le chiacchiere andranno poi scolate, lasciate asciugare e spolverizzate con lo zucchero a velo.

Per le altre varianti consiglio di visitare il suo sito: http://www.lucianopignataro.itbugie

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